sabato 18 novembre 2017

Compleanno d'artista!

Per i 10 anni di Mia abbiamo prenotato un giro sul bus turistico per fare il percorso delle Luci d'artista, primo appuntamento della stagione che parte proprio a inizio a novembre per continuare per tutto il periodo di Natale. 
Programma:
h 16, merenda da Ingrosso Minuto con cheese cake o altri dolci a scelta
Video compleanno Mia
h 17,30 giro turistico con partenza da Piazza Castello.







Sette anni in Tibet

I 7 anni di LEA festeggiati sul ponte tibetano!


Giornata al Parco Avventura 3 Querce di Pino Torinese, con pic nic e percorso sugli alberi per tutti i 6enni, con fratelli e sorelle maggiori e alcuni adulti di supporto. 




E per festeggiare nel giorno del compleanno, buchi alle orecchie insieme a mamma e all'amichetta Sara.

lunedì 6 novembre 2017

Noi, la famiglia dello Zoo di Berlino


Abbiamo risolto con una settimana a Berlino la nostra astinenza forzata di vacanza, a causa dei lavori di ristrutturazione casa.... Ma la capitale tedesca ci ha dato un sacco di impreviste soddisfazioni.

Ecco la nostra Top Five:

1) le testimonianze del muro: la East Side Gallery, ma più ancora Bernauer Strasse con la torre di vedetta ancora in piedi, il tunnel sotterraneo, il vicino Mauer Park con il mercatino delle pulci della domenica


2) il Parco di Sansouci, con le vigne terrazzate, i palazzi disseminati nel parco, le stanze intime e quelle di rappresentanza, i chioschi che non ti aspetti


3) la cupola del Parlamento: il migliore panorama di Berlino, visitabile gratuitamente con una ottima audioguida in italiano, dove si respira un po' di grandeur tedesca. Opera architettonica da paura, con la cupola di vetro di Norman Foster all'interno dell'austero edificio storico


4) lo spazio di fianco alla porta di Brandeburgo, con l'installazione a ricordo delle vittime dell'olocausto; e lo spazio intorno alla porta, che ancora non si riesce a immaginare con il muro che la divide dal parlamento, separando i poteri e limitando lo sguardo


5) il nostro quartiere: Zoologicher Garten, la fermata della metropolitana a Wittenberg Platz. Un giro allo Zoo, un po' di shopping al KaDeWe, un po' di relax al Monky's bar e un po' di arte alla galleria Camera Work (grazie ai consigli di Walter)

 


mercoledì 25 ottobre 2017

Lea. Sala prove.

Dopo la sala parto, la sala prove.
Le urla sono simili, ma questa volta è Lea che si cimenta con il suo nuovo passatempo: la composizione musicale!
Colpa anche di papà Davide, che per tentare di passare indenne la crisi dei 40, ha rispolverato la sua chitarra da adolescente, lasciandola libera per casa e facile preda di chi passa da lì per caso e sente una irrefrenabile voglia di mettersi a suonare...


Lea. Canzone punk

Lea. Canzone rock

Lea. Canzone triste

martedì 8 agosto 2017

Reportage di un atto di amore

Sabato 22 luglio 2017: la data deve essere ricordata negli annali della storia, perché si è compiuto un epocale atto di amore genitoriale. Abbiamo portato le bimbe al concerto di Francesco Gabbani


Qualche attenuante: 
1) il concerto era gratuito
2) l'evento era previsto al pomeriggio, anti narcolessia
3) la location era in alta quota, perfetta per una gita in giornata in un posto ancora non visitato (Les Druges di saint Marcel)

Dopo il successo a Sanremo, la canzone Occidentali's Karma è diventata la colonna sonora della scuola estiva, con tanto di balletto associato a ogni strofa. E comunque, prima della decisione finale, le bimbe sono state sottoposte al test di conoscenza delle canzoni e lo hanno passato con la sufficienza, dimostrando di saper canticchiare almeno altri tre ritornelli, oltre al tormentone dell'estate. Inoltre a noi genitori è sembrato un buon compresso, per evitare altre richieste su cantanti improponibili; almeno questo Gabbani è anche un autore affermato e le parodie di alcune sue canzoni sono veramente divertenti. E poi, la gratitudine eterna delle proprie figlie per tutta l'estate non ha prezzo. 
Quindi: decisione presa, zaino con cioccolata e salame in spalla, ombrello e cappellini in caso di sole o pioggia... e si parte!

Come noi, altre tremila persone hanno pensato di partecipare allo stesso evento!
Nulla di drammatico, anche grazie alla splendida organizzazione valdostana, con tanto di navette gratuite per la salita e punto ristoro con grigliata. Il pubblico era composito: famiglie con bambini, anche piccolissimi, ragazzini che si portavano dietro la 
birra nel bicchiere di plastica dall'inizio della salita, amiche agé che non si perdono un concerto in valle per movimentare l'estate. 

E poi c'eravamo anche noi: imperturbabili al fascino Gabbani, posizionati con ottima visuale sul retro del palco per evitare la calca, schiacciamo un pisolino nell'attesa del concerto. Ma l'evento si avvicina e sale la tensione da stadio. Non riusciamo a rimanere immuni al fascino del concerto e compiamo atti imprevisti, degni di un gruppo di teenager fuori dall'hotel di Simon Le Bon. 

Intravedo ragazzini che tornano con degli autografi in mano; rapisco le mie figlie, con la scusa di una passeggiata, e mi avvio controcorrente verso una casetta isolata da cui tornano bambine felici con le braccia segnate da una firma. Poliziotti, giornalisti, personale di staff tutti introno alla casa del margaro, dove all'interno si nasconde la star prima del concerto.
Ma siamo arrivate tardi, niente più autografi; forse alla fine del concerto, e solo ai bambini (non c'era bisogno di precisarlo...). Decidiamo di aspettare l'uscita del cantante, che deve fare un percorso obbligato per raggiungere il palco in mezzo al prato. 

Troppa gente: lo trasportano con un camioncino. Ma lo vediamo passare mentre regala sorrisi e fa cenno con la mano come la Regina Elisabetta. 

Alla fine il concerto inizia veramente. Pensavo che lo spettacolo fosse tutto nei preparativi, nella folla che segue le voci su dove si trova il cantante, quando uscirà, con quanto ritardo inizierà a cantare, con quale canzone... E tra il pubblico cominciano a comparire i peluche a forma di scimmia, le prime file si alzano, i musicisti prendono posto e finalmente si com


incia a cantare, tutti insieme, come a un concerto di De Gregori.
E poi succede l'inevitabile... comincio a ballare




venerdì 3 marzo 2017

La hostess e l'infermiera

Tra le professioni che le nostre figlie vogliono da fare da grandi, in questo momento in pole position abbiamo improbabili mansioni che vanno dall'archeobotanica alla danza classica, fino allo chef a 5 stelle.
Sappiamo tutti che finiranno a fare ben altri lavori...


Lea, dopo aver penato 5 o 6 al liceo linguistico, accompagnerà un giorno una sua amica a una fiera del lavoro per lasciare il CV come animatrice per la stagione estiva; capirà improvvisamente di poter mettere a frutto un mix di lentiggini e ripetizioni di inglese per  accedere a una selezione da hostess . Dopo due settimane di due settimana di corso di formazione a Milano, si imbarcherà per sempre sulla rotta Malpensa - Tallin. Un giorno tornerà a casa ammettendo di aspettare un figlio da un copilota della Ryanair.


Mia, dopo aver preso la specializzazione in medicina molecolare, affronterà rassegnata la crisi del mondo del lavoro e accetterà un posto da infermiera, per il quale sarà troppo qualificata e sottopagata. Sopporterà di fare il turno festivo al posto delle colleghe perché è buona d'animo e perché vuole diventare capo sala. Ci telefonerà la notte di Capodanno dal prontosoccorso, dove sta facendo il turno di notte, e ci farà gli auguri in coro insieme alla sua amica del cuore e al nuovo barellista che le piace tanto (e che le sarà soffiato dall'amica del cuore entro Carnevale).

Analizzando l'attuale percorso formativo e le competenze trasversali acquisite durante le attività extrascolstiche, se dovessero oggi incarnare una professione possiamo ipotizzare una verosimile collocazione nel mercato del lavoro.

Lea sarebbe una perfetta estetista: da quando abbiamo visto insieme tutte e sei le stagioni di Downton Abbey, si è risvegliato in lei lo spirito della cameriera personale. Quando faccio il bagno mi riempie la vasca di schiuma, mi massaggia da capo a piedi con la spugna e il sapone, mi fa shampo balsamo e risciacquo e mi aiuta a spalmare la crema. Ma l'apice è la ceretta: quando tiro fuori rullo e strisce le brilla l'occhio come succede solo alle estetiste sadiche. Sa di poterti fare del male e sa che sarà perdonata per questo. Lo sguardo non mente.

Mia sarebbe una perfetta scienziata, non importa di cosa: fossili, piante, atomi o buchi neri... Non è la materia che interessa in questo momento, quanto l'atteggiamento da genio incompreso che un giorno darà il suo nome a una nuova legge fisica. Il disordine non le manca, ma con metodo. Scrive storie di fantasia, non si stacca da un libro finchè non l'ha finito, le piace l'opera e costruisce con la carta qualsiasi tipo di oggetto. Si alza tardi al mattino, non fa mai i compiti perché sa già la lezione, non trova mai quello che ha messo a posto il giorno prima e dimentica sistematicamente il contenitore della merenda a scuola. E poi, un paio di volte a stagione, viene colta dal momento del metodo: tira fuori dall'armadio tutti i vestiti (tesi) li rimescola nella stanza (antitesi) e li ripone con una nuova collocazione (sintesi).

Faremo loro sapere.....

lunedì 20 febbraio 2017

Mia&Us



Il nostro menàge familiare è completamente in balia della figlia maggiore che ha preso le redini della casa attaccando regole e avvisi per indicare il comportamento consono da tenere in ogni stanza.  


Un po' è colpa mia, anzi di S.O.S. Tata... 
Tanto tempo fa - quando volevamo sentirci genitori appagati sulla retta via - abbiamo seguito il boom del programma salva famiglie, nel quale in ogni puntata una tata dimora per una settimana in casa di qualche malcapitato per dettare leggi di buona convivenza. E tata Lucia un giorno ha lanciato l'illuminate idea delle regole condivise: banali indicazioni di buon senso, da scrivere tutti insieme su un bel cartellone da attaccare al frigorifero, in modo da averle sempre a portata di mano in caso di controversie.


Ma le regole funzionano se in famiglia hai delle serpi al posto dei figli, piccole belve che saltano sul divano, camminano sul tavolo, giocano con il dentifricio come se fosse pongo e usano il ferro da stiro per riciclare i fogli di carta spiegazzati.
Il problema nasce quando per figlia ti è toccata in sorte la tipologia "bambina saggia", quella che è più matura di te già dalla scuola elementare, predilige la lettura ai giochi di gruppo, si rallegra del variare del tempo guardando fuori dalla finestra, loda la vita di campagna, conta in modo autistico e apparecchia la tavola come la sera di Natale a Downton Abbey. 

Questo è il risultato: una serrata cartellonistica che segue le tue mosse in ogni stanza, dal comportamento a tavola fino al modo in cui lavare i denti... Giusto stasera, proprio mentre sto scrivendo questo post, mi ha ricordato che sia io che papà dovremmo usare meno luce, così spendiamo meno...
Insomma, siamo stati presi in ostaggio! Siamo disposti a pagare per avere Tata Lucia qualche giorno ospite da noi, per farle vedere da vicino i danni dei suoi preziosi insegnamenti. 









mercoledì 25 gennaio 2017

Nessuno è perfetto

Da quando la nostra piscina di fiducia ha introdotto nuovi strumenti per il risparmio energetico, le mamme che accompagnano i bimbi in piscina sono entrate nel panico per il diabolico funzionamento di docce e phon. Per poter accedere allo scroscio d'acqua e al vento asciugacapelli temporizzato, bisogna usare un infernale mazzetto di ticket di plastica, che viene introdotto&mangiato da una macchinetta obliteratrice. 
Il meccanismo è chiaro: 
individuare la doccia libera, obliterare il biglietto, digitare il numero corrispondente, farsi trovare dopo pochi secondi sotto il getto d'acqua giusto, comprare una confezione di shampo&balsamo per ridurre i tempi, uscire ancora saponati dalla doccia e rubare gli ultimi schizzi al bambino di fianco (mentre la sua mamma sta già andando a prenotare il phon). 
A tutto ci si abitua, basta un po' di pratica. 

Ma con l'inizio del 2017, i buoni propositi dell'anno nuovo hanno riversato nuove coppie di genitori e figli in piscina, preoccupati di arrivare preparati alla prova costume. Ed ecco aggirarsi negli spogliatoi la fantomatica custode, che spiega a mamme inesperte e preoccupate il meccanismo infernale della macchinetta. Vista la fiducia con cui ormai io e mia figlia utilizziamo lo strumento, siamo state additate come modello di funzionamento: la custode, con stuolo di mamme al seguito, ha inscenato una lezione di lavaggio e asciugatura seguendo le nostre gesta, mentre io con i capelli insaponati e l'accappatoio sgualcito speravo che non ci fosse una telecamera nascosta per la registrazione del tutorial. Ma un brivido nel frattempo mi ha percorso... quando è stata l'ultima volta che qualcuno mi ha additata come la mamma perfetta, quella che ha capito subito tutto e che non si spaventa davanti alla tecnologia????

E' durato un attimo: tempo di passare all'asciugatura e anche io ho ricevuto la mia "doccia fredda" quando la custode mi ha fatto notare che avevo fatto degli errori.... Errori??????
La mia aria di superiorità è stata subito spazzata via dal getto del phon; mi sono ritirata nel calduccio dell'asciugamano, riponendo mestamente il costume bagnato nell'apposito contenitore. 
Gli errori, nell'ordine:
- ho messo la bimba sotto il phon senza averle tamponato i capelli
- non ho portato l'asciugamano piccolo per tamponare i capelli
- ho dovuto usare due tacche del biglietto di plastica per accedere a un'altra sessione di phon, visto che i capelli erano ancora bagnati, perche non li avevo tamponati,  perchè non avevo l'asciugamano, che al mercato al mercato mio padre comprò...
- non abbiamo controllato l'asciugatura delle orecchie
- abbiamo spalmato la crema idratante DOPO la fine del getto del phon
- i collant non salgono perché le gambe sono ancora pregne di crema, perché la bimba non si è asciugata abbastanza, perché non l'ho messa sotto il getto del phon, che al mercato mio padre comprò...

Delusissima dalla piega che avevano preso gli eventi, finiamo di vestirci e usciamo nell'atrio ancora spettinate e con filo di umido dentro le orecchie che fa presagire l'otite. Ma nel momento più buio, quando ogni speranza sembra perduta, ci viene incontro la soluzione, il miracolo, l'elemento inaspettato che risolleva la situazione: dalla borsa spunta il paraorecchie!!! A forma di elfi di Natale, ma pur sempre un ottimo e caldo strumento per proteggere le orecchie della mia bambina. 

Lo sventolo all'uscita, strappando un sorriso all'aguzzina, e sapendo che da da questo momento sarò certamente una mamma migliore. 



venerdì 20 gennaio 2017

Parla con Lei


Comincio il 2017 cercando di mettere in pratica uno dei miei buoni propositi per l'anno nuovo: diventare una brava cittadina! 
Scrivo alla Circoscrizione 7 e al presidio di zona dei Vigili per segnalare la presenza costante di auto in sosta nella piazzetta sotto casa, anche quando i negozi sono chiusi e quindi non vige la scusa del carico e scarico. In realtà la comunicazione ha un altro scopo: capire la forma migliore per raccogliere consensi intorno alla proposta di chiudere la piazzetta all'accesso delle auto. Da qualche tempo è stata ristrutturata la ex- fontana, che si è trasformata in una area giochi; ci piacerebbe avere anche uno steccato intorno alla piazza per impedire ai bimbi di finire in strada mentre corrono. 
Ma questa è un'altra storia...



Per il momento non mi resta che confrontarmi con le risposte dell'amministrazione: tre diverse mail in cui mi dicono che la segnalazione è stata presa in carico e che qualcuno se ne occuperà. Non c'è bisogno di commentare: il contenuto parla da solo.

risposta del 10 gennaio da Informasette
Gentile signora Gotta,
la Circoscrizione 7 ha adottato, per le richieste di intervento e reclami riguardanti criticità e disservizi nel proprio territorio, un efficiente software collegato ad uno specifico indirizzo di posta elettronica che la invitiamo ad utilizzare in modo prioritario: segnalazioni7@comune.torino.it
Il programma attribuirà un numero identificativo personale tramite il quale potrà verificare lo stato della richiesta ed effettuare successive comunicazioni relative allo stesso argomento.
La ringraziamo per la collaborazione e porgiamo cordiali saluti.


risposta del 16 gennaio da Informasette/URP
Buongiorno,
la Sua richiesta con oggetto "Fwd: segnalazione uso improprio spazio pubblico" è stata inoltrata ai nostri uffici.
Alla richiesta è stato assegnato il seguente Codice Identificativo (ID):2017011610005913
In caso di ulteriori comunicazioni, inerenti al medesimo oggetto, è obbligatorio indicare sempre tale codice e utilizzare la funzione "Rispondi" per le successive comunicazioni via email.
Per verificare lo stato di avanzamento della richiesta cliccare sul seguente indirizzo:
https://servizi.comune.torino.it/cgi-bin/otrs/show.pl?Ticket=637209&Cid=flavia.gottaig@gmail.com

Grazie, cordiali saluti.

risposta del 18 gennaio da Informasette/URP
Buongiorno,
la ringraziamo per la comunicazione e provvediamo ad inoltrare al Contact Center della Polizia Municipale per le disposizioni del caso.
Cordiali saluti.


risposta del 20 gennaio dalla Polizia Municipale
Gentile Signora,
la Sua segnalazione è stata trasmessa alla Sezione territoriale 7^, per le verifiche del caso esposto.
Al termine degli accertamenti sarà informata sugli esiti.
Cordiali saluti

lunedì 2 gennaio 2017

Malefica e Babbo Natale

Riguardando per l'ennesima volta Maleficent durante le vacanze di Natale (in montagna non abbiamo il wifi e ci tocca la programmazione delle tre reti nazionali) sorge spontanea una domanda: ma Malefica esiste davvero? 

Secondo me Malefica sta al mondo delle fate come Babbo Natale a quello degli elfi... e se la vigilia di Natale abbiamo lasciato sul tavolo un piccolo spuntino per le renne, non vedo perché anche Malefica non possa avere la sua dose di bacche e licheni da mangiare prima di tornare alla sua brughiera. 

La polemica è giusto di questi giorni perché un infastidito direttore d'orchestra, al termine di un rumoroso concerto con un pubblico di bambini, ha perentoriamente dichiarato che Babbo Natale non esiste
Il direttore è stato prontamente sollevato dall'incarico dopo che l'istituzione musicale ha ricevuto numerose proteste  e richieste di risarcimento danni da parte dei genitori. 

Per dirimere la questione, ci può venire in aiuto in auto la tradizione; e niente come il cinema classico americano ha ormai sostituito nella nostra cultura il comune buon senso. La pellicola "Miracolo nella 34°strada" dimostra scientificamente l'esistenza di Babbo Natale  poiché le Poste hanno identificato il personaggio come destinatario di un certo numero di missive, con tanto di indirizzo; e sembra che in America sia considerato reato non recapitare la corrispondenza alla persona giusta. Ecco che il sistema legislativo americano, assimilabile al codice di Hammurabi come raccolta di improbabili regole popolari, salva quel pezzo di laica umanità che nelle feste si affida al rassicurante nonnetto in rosso. 

Malefica nel frattempo è diventata regina di una brughiera fantasy e incarna il vero amore materno, ridestando con un bacio la dormiente Aurora. Anche qui un colpo di genio cinematografico ribalta anni di dubbi e perplessità, trasformando la strega cattiva in una tenera e devota matrigna (all'anima di Propp). 

Tutto ciò ci insegna una unica grande verità: in caso di dubbio, il cinema americano ha sempre ragione. 



Il mistero delle chiavi scomparse

Saturno contro... è' evidente da mesi, da quando è cominciato il mistero delle chiavi scomparse. Secondo l'oroscopo 2016, nella seconda metà dell'anno si sarebbero potuti verificare eventi inspiegabili, che avrebbero potuto compromettere la nostra stabilità mentale. E così è stato, ma l'anno è appena finito e solo ora ci accingiamo a raccontare i fortunosi eventi, certi che il 2017 non ci potrà che portare miglioramenti. 




Ma procediamo con ordine. 

A fine agosto, tornando dalla Liguria, non trovo più le mie chiavi di casa di Torino: appartamento, cancello del cortile, bici mia e delle bambine... Per una settimana vado al lavoro a piedi e decidiamo di investire un capitale in ferramenta per fare un doppione dei tre lucchetti. 
Partiamo per la montagna e lasciamo ben 5 giorni di tempo ai ladri per usare le chiavi e introdursi nel nostro appartamento, per scoprire che il pezzo più pregiato da portare via sono i miei libri di storia dell'arte delle superiori. Al nostro ritorno nessuno aveva ripulito l'appartamento (magari!!!) e decidiamo quindi di evitare la nuova serratura. 
Sopporto i prolungati insulti di mio marito finchè anche lui non perde le chiavi della cantina; io non ho accesso al sottoscala e quini non posso avere colpa... 

Dopo molte settimane di indifferenza, ci decidiamo a scardinare la porta e ad accedere all'attrezzatura per lo sci, da provare assolutamente prima di partire per le vacanze di Natale. Nel frattempo recuperiamo anche qualche bottiglia di vino e accediamo alle scatole con le decorazioni per l'albero. Addobbiamo la casa, proviamo scarponi, misuriamo sci e finalmente prepariamo la valigia per la montagna. Dopo aver caricato la macchina, mettiamo le mani nella solito ripostiglio delle chiavi e ... del mazzo di chiavi dell'appartamento in montagna non c'è traccia! Uhm... il custode ci verrà in aiuto. 

Non perdiamoci d'animo e carichiamo gli sci... Ma la chiave del portasci era insieme al mazzo della cantina, perso mesi prima!
Un vaffanculo ci sta tutto.