mercoledì 11 febbraio 2015

Giornata tipo...tipo di merda / 2

Lunedì 9 febbraio
la mia vera giornata comincia alle 16 meno 2 minuti: sto per passare il badge per uscire dall'ufficio, QUANDO...

mi chiamano dalla scuola materna per avvertire che un bimbo (non si può dire l'identità ma sappiamo tutti chi è) ha pestato un dito a Lea: è uscito tanto sangue, non sembra rotto, la bimba è tranquilla e vuole uscire con la nonna della sua amichetta, come da programma.
Decido di non avvertire mio marito, per evitare un ribaltamento subitaneo dell'edificio scolastico, e in 9 minuti mi scapicollo in bici verso il mio obiettivo: la "lezione aperta" della IIB su un progetto non mi ricordo quale tenuto dalla maestra di religione.
Parliamone:
- mia figlia non fa religione: perchè c'è una lezione aperta organizzata dalla maestra di religione a cui devo partecipare?
- ho tentato di disdire, facendo presente che alle 17 cominciano le prove dell'orchestra. Risposta delle maestre: è un progetto basato sull'inclusione e l'assenza sarebbe quanto mai sospetta... Ringrazio le maestre e faccio sapere che in qualche modo ci sarò
- arrivo in ritardo ma non troppo (colpa della materna) e constato subito che sono presenti TUTTI i genitori. Tutti hanno capito che quando si parla di inclusione bisogna esserci...
- la lezione aperta è una specie di recita (a metà anno????) in cui ogni bambino ha un ruolo (partecipazione) e in cui tutti hanno dato il loro contributo per il risultato finale (inclusione). Risultato: un misto tra emozione e sconcerto.
- dobbiamo correre a orchestra, ma veniamo bloccate per fare il disegno della nostra mano da appendere sull'albero dell'amicizia.
Fatto... tentiamo di uscire: la mano deve essere colorata.
Fatto... tentiamo di mettere la giacca: dentro la mano dobbiamo scrivere una parola... me ne viene una sulla punta della lingua, ma alla fine scrivo "buon umore", più come mònito per me stessa che come augurio per i bimbi.

Schizziamo a orchestra con papà autista, facciamo le prove con lo stato d'animo di chi forse dovrebbe essere al pronto soccorso con l'altra figlia, recuperiamo Lea dalla sua amichetta (il dito non sembra poi così male), ci invitano a cena e finalmente comincio a rilassarmi. 
GROSSO ERRORE. In un barlume di lucidità mi dico che avrei dovuto fare qualcosa che in quel momento non mi viene in mente...
Lo scopriamo il mattino dopo, quando uscendo di casa Lea mi informa che il giorno prima a scuola era senza il sacco nanna. AHHHHHHHHHH... ci siamo dimenticate lenzuolo e copertina e la bimba avrà dormito all'adiaccio sotto il gelo invernale, oppure qualcuno le avrà prestato ua coperta così dovremmo ricominciare da capo con la storia dei pidocchi.


Prepariamo il sacco nanna, lo consegnamo con un giorno di ritardo, incrocio una mamma che mi dice: pensa che noi abbiamo dimenticato di cambiare l'asciugamano!
Mi si spegne il sorriso:
L'asciugamano...

L'asciugamano...
L'asciugamano...
NON ce la posssiamo fare!

lunedì 9 febbraio 2015

il pongo nel cervello / 3

Riassunto delle puntate precedenti...
Il pongo nel cervello è quella sensazione che provano tutti i genitori quando sono chiamati a decidere per il bene dei figli in situazioni più grandi di loro, come ad esempio le VACCINAZIONI. Favorevoli o contrari, il punto è che non esiste una voce univoca, autorevole e condivisibile a cui potersi aggrappare per decidere qualcosa di sensato.
Dopo tutte le elecubrazioni mentali degli anni scorsi, pensavo di essere arrivata a una certezza familiare: NOI SIAMO CONTRO I VACCINI.
Fino a quando... 
fino a quando cominciano a comparire sui giornali articoli spiazzanti tipo "allarme vaccini / 3.000 vaccinazioni in meno del previsto / crollo delle vaccinazioni ai bambini / "
Mio marito è tornato alla carica con il vaccino sul morbillo...
ma non eravamo contrari? La tesi è che non serve il vaccino se tutti gli altri bambini sono vaccinati, ma ora che il numero medio vacilla forse dobbiamo correre ai ripari. 
Vacillano anche le mie sicurezze familiari:
arriveremo ad acquistare una auto nuova solo perchè tutti la comprano usata e fanno crollare il mercato? ma il senso è cosa conviene fare o cosa ci sembra giusto in assoluto?
Finiremo per comprare le mele rosso brillante al supermercato perchè non andranno più di moda e compreremo vestiti nuovi alle bambine perchè il giro dell'usato avrà prezzi stellari.
Il pongo nel cervello non avrà confini...

Ostruzionismo ai vaccini con la frequentazione della comunità cinese!