sabato 31 dicembre 2016

Finché c'è vino c'è speranza

Al suono di "finché c'è vino", i residenti di Borgo Rossini rispondono al Secret Side dei commercianti con il vin brulè di quartiere.
Appuntamento venerdì 23 dicembre in piazzetta, dalle 17,30 a oltranza, 
aperto a tutti tramite passaparola, chi abita li, chi ci ha abitato e si è appena trasferito, chi vorrebbe venire a venirci e chi ci passa per caso. 

ORGANIZZATORI
Silvia: amministratrice della chat e dell'evento fb, cuoca insuperata del vin brulè 
Flavia (io): animatrice social, passaparola, richiedente autorizzazione suolo pubblico 
Roberta: sostegno psicologico, morale e umorale per tutti noi


Si ringrazia per la preziosa collaborazione
Daniela: proprietaria del fornello su cui ha cotto il vin brulè

Davide: postazione vino con fornellino da campeggio e mattoni
Enrico: chitarra e voce
Caterina: soprano
Ilaria: tavolo pieghevole e paroliere
Cuochi volanti: biscotti tondi

L'atmosfera è delle migliori: non fa freddo, tutti portano qualcosa, ci sono regalini per tutti i bimbi, il vino è buonissimo e lo offriamo a tutti quelli passano. Cominciamo a cantare canzoni di Natale finchè Battisti non prende il sopravvento, ma fortunatamente è tanto che stiamo fuori, i bambini sono stanchi, è quasi ora di cena, forse è meglio ritirare...

Per l'occasione nasce la pagina fb "Social Street di Borgo Rossini" con cui vogliamo mettere in comune eventi e notizie del e dal quartiere. Cominciamo con gli auguri di Natale, ma abbiamo grandi progetti per il 2017: vogliamo la piazzetta recintata, una macelleria, una pescheria, un bancomat e perché no, pure una Casa del Quartiere!

Nel frattempo affiniamo l'arte della comunicazione: per l'anno prossimo ci sono ampi margini di miglioramento! Includiamo nella lista del passaparola tutti quei conoscenti che abbiamo incontrato nei due giorni successivi, entriamo in contatto con la Circoscrizione per vedere se ci regala almeno un panettone, anticipiamo l'evento per far partecipare anche i nostri amici già in partenza per le vacanze, mettiamo un cartello in piazzetta qualche giorno prima. 
E poi, come dice Silvia: "Sindaca, l'anno prossimo Natale coi fiocchi a Torino te lo organizziamo noi!"




venerdì 25 novembre 2016

Dietro la porta di casa mia


2006/2016: dieci anni esatti da quando siamo venuti a venire in BORGO ROSSINI, un quartiere che è diventato sia una casa che uno stile di vita.
Ricordo che all'epoca eravamo venuti a vedere un appartamento in Via Reggio, al quarto piano senza ascensore, entrata dal ballatoio, 4 stanze quadrate e anonime. Alla fine della visita ci siamo ritrovati in piazzetta e io ho subito pensato: ecco l'angolo di Torino dove vorrei vivere. 

E poi l'annuncio di Via Pisa 46: abbiamo detto subito di si, non abbiamo nemmeno contrattato sul prezzo. 

Una volta trasferiti abbiamo scoperto un nuovo mondo: dalle grosse finestre della cucina non si vedevano palazzi ma un viale alberato, Baldo annusava gli odori di erba e alberi sul Lungo Dora, in piazzetta spuntava ogni genere di negozio e con la pista ciclabile scorrazzavamo in lungo e in largo in città. 





Qui abbiamo visto trasferirsi vecchi amici e ne abbiamo trovati di nuovi e piano piano abbiamo capito che il quartiere vive di vita propria e raccoglie alcuni punti fermi imprescindibili, di cui non puoi più fare a meno una volta che li hai provati: jogging sul lungo dora, la granita da Torre, la piazzetta dopo la scuola, il cioccolato di Gobino.

Negli ultimi anni il quartiere sta subendo una crescita esponenziale che manco Manhattan negli anni 80; giovani professionisti hanno preso di mira la zona per trasferire qui i loro studi, mischiando grafici, architetti, stilisti, temporay shop e nuovi locali; il campus universtario porta nuove caffetterie col dehors e focaccerie; nascono nuovi trend come i pancake della ciclofficina, lo zabaione di Marchetti, lo sprtiz delle Panche. Noi ci siamo affezzionati a tal punto che, nell'ottica di ingrandirci, ci siamo messi a cercare casa a km "0", tra il ponte sulla Dora e Corso Verona. 

  

Ora però la situazione ci sta sfuggendo di mano... Sono bastati un paio di articoli su alcune riviste specializzate per far salire le quotazioni del quartiere alle stelle, comprese quelle immobiliari.
E a tutti noi cresce un po' l'ansia

- non puoi più scendere struccata a prendere il caffè perché la nuova torteria ha la coda fuori dalle 9 del mattino fino a tardi (Berlicabarbis)
- non puoi più fare comodamente l'esame del sangue al laboratorio di analisi sotto casa perché Il vecchio ospedale ospita mostre di arte contemporanea (The others)
- il dehors del ristorante si è trasformato in una serra futuristica (Dora in poi))
- non puoi fermarti a guardare la vetrina della libreria perché dentro c'è l'ennesimo reading (Il ponte sulla Dora)
- l'aperitivo popolare è stato sostituito da quello sofisticato con tapas e bollicine (Lumeria)
- non puoi andare a mangiare in pizzeria perché devi prenotare il mese prima (Rural)
- lo shopping ignorante non esiste più da quando ha aperto il negozio che vende emozioni (Petaloso)

Solo il kebabbaro ci salverà...




lunedì 7 novembre 2016

Compleanno Femminista

Quest'anno la rivoluzione passa dai fornelli! 
Per i 9 anni di Mia, esattamente a metà strada sulla via della maggiore età, festeggiamo con un appuntamento tutto al femminile, nella location femmina per eccellenza: la cucina! Ma non una cucina qualsiasi, bensì una cucina professionale: basta con le donne relegate al ruolo di pasticcere tra le mure di casa, basta con il grembiule sopra alla gonna a ruota e il filo di perle, basta con l'usura dei propri strumenti di lavoro. 



Ai tempi di Masterchef sia affitta una cucina professionale, si paga una cuoca professionista e si abbandonano le pargole per due ore in balia di impasti e farine.
Risultato: 8 teglie di biscotti con due varianti, con e senza cacao, alle mille forme, con spolverata di zuccheri canditi. 
Un plauso anche a me stessa perché sono riuscita a organizzare il compleanno senza creare un gruppo whatsapp!!!!

Occorrente: 
- 1 grembiule da cucina
- un elastico per capelli
- cuffietta per la doccia
- contenitore per portare a casa i biscotti

Ecco la ricetta
- 250 g di burro
- 150 gr di zucchero a velo
- 1 tuorlo
- pizzico di sale QB
- 300 gr di farina
- 30 gr di cacao (da aggiungere per la seconda versione)
Cuocere a 180 gradi in forno ben caldo per una decina di minuti. 

Le cuoche: 
Lisa, Eva, Giulia, Mia, Norma, Caterina, Emma, Denise












Per la location, si ringrazia Via Baltea e la cuoca Toni
http://www.viabaltea.it/ 

lunedì 17 ottobre 2016

l'arte del NON compleanno

In barba al Cappellaio Matto e ai suoi amici matti che ogni giorno imbandiscono tavole di pasticcini e biscotti per festeggiare chiunque passi da li...
La regola per un buon compleanno è non impazzire a organizzare e portare gli invitati dove c'è già qualcuno che ha lavorato per te! 

Con questo criterio in testa, il compleanno di Lea si è tenuto quest'anno niente meno che alla Reggia di Venaria! Una domenica qualsiasi senza prenotare nulla, con un occhio al meteo e uno al programma delle mostre, per convincere i genitori a venire fin là con la scusa di vedere l'esposizione di Mc Curry. 


Location spettacolare, area picnic per consumare la torta, giardini incantati in cui passeggiare, invitate sotto i 6 anni che non pagano il biglietto, trenino offerto dalla sottoscritta, spettacolo di luci e fontane offerto dalla sovrintendenza, audioguide per la mostra offerte da Carotti. 



Per non farci mancare nulla, anche il sabato precedente abbiamo festeggiato con gli amichetti dell'asilo, usando la stessa tecnica: laboratorio già organizzato da Officine Creative nello spazio di San Pietro in Vincoli con trenini di legno e t-shirt rivisitate, merenda autoprodotta con copertina da picnic, borsa dei regalini da distribuire ai bimbi.
E buon compleanno!



venerdì 6 maggio 2016

A imperitura memoria....

Quando sarà vecchia e decrepita e comincerò a dare i numeri pensando al buon tempo antico e comincerò a rimpiangere di non aver passato più tempo con le mie figlie, che ormai saranno sposate con un brasiliano e staranno girando il mondo in barca a vela, dovrò ricordarmi di alcune cosette: 



- NON  SOPPORTO LEGGERE I LIBRI ALLE MIE FIGLIE (figuriamoci ai bambini degli altri...): leggere al mattino mi fa venire mal di testa, leggere alla sera mi fa venire sonno, leggere di giorno mi rompe veramente un po' le scatole perchè nel frattempo penso che potrei fare altre mille cose. Ho spesso mal di gola e faccio fatica a leggere ad alta voce senza sforzarmi; insomma, non ho la vocazione da attrice e probabilmente manco da mamma. Ho salutato con felicità il momento in cui la maggiore ha inziato a leggere i libri alla piccoletta e guardo con gratitudine le amiche con cui vado in vacanza, quando si propongono per leggere un libro a tutta la compagnia. E dire che non leggo neanche male: quando mi ci metto faccio le vocine dei personaggi, seguo il clima della storia e cerco di fare una "lettura espressiva"... ma succede di rado, probabilmente perché Saturno si è congiunto con Urano e improvvisamente mi viene una sfrenata voglia di leggere. Passa subito.
- NON MI DIVERTO A GIOCARE: guardo con disperazione al momento in cui le mie figlie non vorranno andare più al parco giochi... Da quando sono autonome e non mi chiamano più per tenere la manina sullo scivolo o spingere l'altalena, posso finalmente dedicarmi al mio passatempo preferito, cioè la chiacchiera selvaggia con le amiche. Non mi alzo in caso di cadute (passerà...) o litigate (sono ormai di grado di sbrigarsela da soli...) ma non mi metto nemmeno a urlare se ho bisogno di comunicare con loro (in questo caso aspetto che passino a tiro oppure prendo in considerazione l'idea di spostarmi se la comunicazione è particolarmente urgente). Insomma, cerco di mantenere un contegno decoroso e di confondermi con l'erba del prato, passando il più possibile inosservata. Il dramma comincia con la brutta stagione: a casa non ho mai voglia di giocare a Shangai, carte, travestimenti vari: adducco spesso scuse che riguardano fantomatiche pulizie di casa...
- NON MI APPASSIONO AI RACCONTI E NON RIDO ALLE BARZELLETTE: so che sono bambine,  e che la capacità di arrivare al nocciolo della questione arriverà prima o poi... Ma è uno stillicidio ogni volta che qualcuna comincia a raccontare un'avventura, un episodio di scuola, una storia letta o vista da qualche parte! Il numero dei dettagli è impressionante e il plot arriva dopo circa due due ore, quando ormai giro per casa con le cuffiette nelle orecchie e ho accesso insieme lavatrice e phon per creare un diversivo sonoro. Le barzellette sono degne del più tradizionale humor inglese e spesso reagisco chiedendo di raccontare la stessa cosa a papà, sperando che una mente inferiore di maschio possa sintonizzarsi sullo stesso livello. Di solito funziona....


Chiunque legga questo post ha il dovere morale di conservarne memoria e di rinfacciarmelo in tarda età. Grazie in anticipo...

lunedì 4 aprile 2016

fine stagione...

ALPE CIALMA Locana 
Nell'inverno più caldo degli ultimi 50 anni siamo riusciti a segnare il record delle nostre presenze in montagna e a sciare tutti e 4 insieme, finalmente! Soldi ben spesi quelli delle lezioni di sci, dove le tue figlie improvvisamente non hanno più il calzino storto dentro allo scarpone, una mano ghiacciata e l'altra no, il passamontagna che da fastidio sotto il caso, una fame da lupi appena fatta colazione, una impellente voglia di fare la pipi non appena usciti di casa, l'occhiale da sotto troppo largo o troppo stretto ecc... Con i maestri si trasformano nelle bambine più brave del mondo, appassionate di sci, sazie e appagate dalla vita: 35 euro di puro egoismo, per sciare un'ora in pace e per recuperare, a fine stagione, i risultati della fatica fatta da qualcun altro!


COGNE - sci di fondo

BARDONECCHIA - Jafferau 

CHAMPORCHER - discesa

COGNE - discesa

VALNONTEY - sci di fondo


martedì 12 gennaio 2016

il 2015 raccontato alle mie figlie

Ogni anno provo a riassumere i mesi passati, sia per raccontarli alle mie figlie quando saranno grandi, sia per fermarmi un attimo e provare a orientare meglio qualche settore. E quest'anno ce n'è veramente bisogno...
Ma partiamo dalle cose positive: è stato l'anno dei viaggi! Soprattutto per me che, nonostante la paura dell'areo, sono riuscita a volare per ben 3 volte! In Thailandia per il mega viaggio familiare, a Tunisi per lavoro e a Londra per festeggiare i miei 40 anni! E proprio i 40 hanno segnato alcune decisioni del 2015: bisogna darsi una mossa al giro di boa perchè il tempo passa, e se si vuole qualcosa è meglio non aspettare troppo... Se la nuova filosofia ha funzionato con i viaggi, si è bloccata invece sul fronte casa: numerosi segnali davano per imminente la possibilità di acquistare una casa nuova qui a Torino, ma nulla di fatto almeno fino alla fine del 2015. Speriamo col nuovo anno perchè le pareti casalinghe, dopo 10 anni, cominciano a stare strette: un giorno ho voglia di cambiere le tende, poi il tavolo, poi la doccia, poi voglio un mobile nuovo per la camera delle bambine... in realtà voglio una casa nuova! Con la casa di Lillaz in montagna siamo sempre in bilico tra una possibile vendita e l'affitto; con la casa di Montepiano abbiamo fatto qualche progresso, decidendo alcune migliorie per il pian terreno (proviamo a chiudere per ricavare un appartamento per l'invero).
Sul fronte lavoro registriamo una virata nell'ambito della Cooperazione Internazionale, che mi ha portata a Tunisi ad aprile, facendomi toccare da vicino alcune realtà che combattono contro il terrorismo e stanno mutando la loro identità di paesi di emigrazione a territori di accoglienza di nuovi profughi. Il terrorismo è la paura dell'anno, anche se a noi continua a sfiorare da lontano perchè il giorno dopo sembra tornare tutto alla normalità. E' Parigi che apre e chiude l'anno con gli episodi di Charlie ebdo e il Bataklan, passando per i 3 attentati di Tunisi e quello in agosto a Bangkok. E' una situazione che non può essere spiegata, soprattutto a dei bambini, perchè non ci sono regole da rispettare o errori da evitare: semplicemente succede, e per noi comuni mortali sarebbe meglio non essere da quelle parti.
Qualche nota di look, per cambiare argomento: io a dicembre ho fatto una lezione di trucco e ora non più pensare di uscire senza blush; Davide ha optato per il total look rapato, cambiando anche occhiali. Mia ha i capelli sempre più lunghi (fatto che non aiuta con ipidocchi!!!!) e Lea il suo fascinoso caschetto. Registriamo qualche problemi sul fronte del calendario settimanale: fino a giugno riuscivamo a fare tutti almeno due attività; con il rientro a settembre, abbiamo cominciato un lungo letargo che non ci ha permesso di renderci altrettanto attivi. Con fatica abbiamo piazzato Mia a pattinaggio e flauto, io continuo violoncello, Davide si illude di avere un giorno libero per lo sport e Lea non fa un fico secco. Recuperiamo con lo sci durante le vacanze di Natale!
Nel settore nuovi arrivi dobbiamo dare il benvenuto a Zakaria, il nuovo cuginetto ligure. Niente dipartite, almeno quest'anno, anche se i nonni di Torino non se la passano benissimo, ma resistono!
Per il 2016, questi i nostri buoni propositi:
io mi sono impegnata a riprendere lo jogging, Lea a finire sempre il latte a colazione, Mia a pettinarsi tutte le mattine e Davide a limitare l'uso del cellulare solo al bagno... Ce la faremo?