venerdì 6 maggio 2016

A imperitura memoria....

Quando sarà vecchia e decrepita e comincerò a dare i numeri pensando al buon tempo antico e comincerò a rimpiangere di non aver passato più tempo con le mie figlie, che ormai saranno sposate con un brasiliano e staranno girando il mondo in barca a vela, dovrò ricordarmi di alcune cosette: 



- NON  SOPPORTO LEGGERE I LIBRI ALLE MIE FIGLIE (figuriamoci ai bambini degli altri...): leggere al mattino mi fa venire mal di testa, leggere alla sera mi fa venire sonno, leggere di giorno mi rompe veramente un po' le scatole perchè nel frattempo penso che potrei fare altre mille cose. Ho spesso mal di gola e faccio fatica a leggere ad alta voce senza sforzarmi; insomma, non ho la vocazione da attrice e probabilmente manco da mamma. Ho salutato con felicità il momento in cui la maggiore ha inziato a leggere i libri alla piccoletta e guardo con gratitudine le amiche con cui vado in vacanza, quando si propongono per leggere un libro a tutta la compagnia. E dire che non leggo neanche male: quando mi ci metto faccio le vocine dei personaggi, seguo il clima della storia e cerco di fare una "lettura espressiva"... ma succede di rado, probabilmente perché Saturno si è congiunto con Urano e improvvisamente mi viene una sfrenata voglia di leggere. Passa subito.
- NON MI DIVERTO A GIOCARE: guardo con disperazione al momento in cui le mie figlie non vorranno andare più al parco giochi... Da quando sono autonome e non mi chiamano più per tenere la manina sullo scivolo o spingere l'altalena, posso finalmente dedicarmi al mio passatempo preferito, cioè la chiacchiera selvaggia con le amiche. Non mi alzo in caso di cadute (passerà...) o litigate (sono ormai di grado di sbrigarsela da soli...) ma non mi metto nemmeno a urlare se ho bisogno di comunicare con loro (in questo caso aspetto che passino a tiro oppure prendo in considerazione l'idea di spostarmi se la comunicazione è particolarmente urgente). Insomma, cerco di mantenere un contegno decoroso e di confondermi con l'erba del prato, passando il più possibile inosservata. Il dramma comincia con la brutta stagione: a casa non ho mai voglia di giocare a Shangai, carte, travestimenti vari: adducco spesso scuse che riguardano fantomatiche pulizie di casa...
- NON MI APPASSIONO AI RACCONTI E NON RIDO ALLE BARZELLETTE: so che sono bambine,  e che la capacità di arrivare al nocciolo della questione arriverà prima o poi... Ma è uno stillicidio ogni volta che qualcuna comincia a raccontare un'avventura, un episodio di scuola, una storia letta o vista da qualche parte! Il numero dei dettagli è impressionante e il plot arriva dopo circa due due ore, quando ormai giro per casa con le cuffiette nelle orecchie e ho accesso insieme lavatrice e phon per creare un diversivo sonoro. Le barzellette sono degne del più tradizionale humor inglese e spesso reagisco chiedendo di raccontare la stessa cosa a papà, sperando che una mente inferiore di maschio possa sintonizzarsi sullo stesso livello. Di solito funziona....


Chiunque legga questo post ha il dovere morale di conservarne memoria e di rinfacciarmelo in tarda età. Grazie in anticipo...