venerdì 3 marzo 2017

La hostess e l'infermiera

Tra le professioni che le nostre figlie vogliono da fare da grandi, in questo momento in pole position abbiamo improbabili mansioni che vanno dall'archeobotanica alla danza classica, fino allo chef a 5 stelle.
Sappiamo tutti che finiranno a fare ben altri lavori...


Lea, dopo aver penato 5 o 6 al liceo linguistico, accompagnerà un giorno una sua amica a una fiera del lavoro per lasciare il CV come animatrice per la stagione estiva; capirà improvvisamente di poter mettere a frutto un mix di lentiggini e ripetizioni di inglese per  accedere a una selezione da hostess . Dopo due settimane di due settimana di corso di formazione a Milano, si imbarcherà per sempre sulla rotta Malpensa - Tallin. Un giorno tornerà a casa ammettendo di aspettare un figlio da un copilota della Ryanair.


Mia, dopo aver preso la specializzazione in medicina molecolare, affronterà rassegnata la crisi del mondo del lavoro e accetterà un posto da infermiera, per il quale sarà troppo qualificata e sottopagata. Sopporterà di fare il turno festivo al posto delle colleghe perché è buona d'animo e perché vuole diventare capo sala. Ci telefonerà la notte di Capodanno dal prontosoccorso, dove sta facendo il turno di notte, e ci farà gli auguri in coro insieme alla sua amica del cuore e al nuovo barellista che le piace tanto (e che le sarà soffiato dall'amica del cuore entro Carnevale).

Analizzando l'attuale percorso formativo e le competenze trasversali acquisite durante le attività extrascolstiche, se dovessero oggi incarnare una professione possiamo ipotizzare una verosimile collocazione nel mercato del lavoro.

Lea sarebbe una perfetta estetista: da quando abbiamo visto insieme tutte e sei le stagioni di Downton Abbey, si è risvegliato in lei lo spirito della cameriera personale. Quando faccio il bagno mi riempie la vasca di schiuma, mi massaggia da capo a piedi con la spugna e il sapone, mi fa shampo balsamo e risciacquo e mi aiuta a spalmare la crema. Ma l'apice è la ceretta: quando tiro fuori rullo e strisce le brilla l'occhio come succede solo alle estetiste sadiche. Sa di poterti fare del male e sa che sarà perdonata per questo. Lo sguardo non mente.

Mia sarebbe una perfetta scienziata, non importa di cosa: fossili, piante, atomi o buchi neri... Non è la materia che interessa in questo momento, quanto l'atteggiamento da genio incompreso che un giorno darà il suo nome a una nuova legge fisica. Il disordine non le manca, ma con metodo. Scrive storie di fantasia, non si stacca da un libro finchè non l'ha finito, le piace l'opera e costruisce con la carta qualsiasi tipo di oggetto. Si alza tardi al mattino, non fa mai i compiti perché sa già la lezione, non trova mai quello che ha messo a posto il giorno prima e dimentica sistematicamente il contenitore della merenda a scuola. E poi, un paio di volte a stagione, viene colta dal momento del metodo: tira fuori dall'armadio tutti i vestiti (tesi) li rimescola nella stanza (antitesi) e li ripone con una nuova collocazione (sintesi).

Faremo loro sapere.....