Tra le professioni che le nostre figlie vogliono da fare da grandi, in questo momento in pole position abbiamo improbabili mansioni che vanno dall'archeobotanica alla danza classica, fino allo chef a 5 stelle.
Sappiamo tutti che finiranno a fare ben altri lavori...
Lea, dopo aver penato 5 o 6 al liceo linguistico, accompagnerà un giorno una sua amica a una fiera del lavoro per lasciare il CV come animatrice per la stagione estiva; capirà improvvisamente di poter mettere a frutto un mix di lentiggini e ripetizioni di inglese per accedere a una selezione da hostess . Dopo due settimane di due settimana di corso di formazione a Milano, si imbarcherà per sempre sulla rotta Malpensa - Tallin. Un giorno tornerà a casa ammettendo di aspettare un figlio da un copilota della Ryanair.
Mia, dopo aver preso la specializzazione in medicina molecolare, affronterà rassegnata la crisi del mondo del lavoro e accetterà un posto da infermiera, per il quale sarà troppo qualificata e sottopagata. Sopporterà di fare il turno festivo al posto delle colleghe perché è buona d'animo e perché vuole diventare capo sala. Ci telefonerà la notte di Capodanno dal prontosoccorso, dove sta facendo il turno di notte, e ci farà gli auguri in coro insieme alla sua amica del cuore e al nuovo barellista che le piace tanto (e che le sarà soffiato dall'amica del cuore entro Carnevale).
Analizzando l'attuale percorso formativo e le competenze trasversali acquisite durante le attività extrascolstiche, se dovessero oggi incarnare una professione possiamo ipotizzare una verosimile collocazione nel mercato del lavoro.
Lea sarebbe una perfetta estetista: da quando abbiamo visto insieme tutte e sei le stagioni di Downton Abbey, si è risvegliato in lei lo spirito della cameriera personale. Quando faccio il bagno mi riempie la vasca di schiuma, mi massaggia da capo a piedi con la spugna e il sapone, mi fa shampo balsamo e risciacquo e mi aiuta a spalmare la crema. Ma l'apice è la ceretta: quando tiro fuori rullo e strisce le brilla l'occhio come succede solo alle estetiste sadiche. Sa di poterti fare del male e sa che sarà perdonata per questo. Lo sguardo non mente.
Mia sarebbe una perfetta scienziata, non importa di cosa: fossili, piante, atomi o buchi neri... Non è la materia che interessa in questo momento, quanto l'atteggiamento da genio incompreso che un giorno darà il suo nome a una nuova legge fisica. Il disordine non le manca, ma con metodo. Scrive storie di fantasia, non si stacca da un libro finchè non l'ha finito, le piace l'opera e costruisce con la carta qualsiasi tipo di oggetto. Si alza tardi al mattino, non fa mai i compiti perché sa già la lezione, non trova mai quello che ha messo a posto il giorno prima e dimentica sistematicamente il contenitore della merenda a scuola. E poi, un paio di volte a stagione, viene colta dal momento del metodo: tira fuori dall'armadio tutti i vestiti (tesi) li rimescola nella stanza (antitesi) e li ripone con una nuova collocazione (sintesi).
Faremo loro sapere.....