venerdì 12 giugno 2015

La maratona dei due ponti

"Mamma, oggi alla maratona non devi correre veloce perchè le coccarde le danno a tutti, anche a chi non vince!"
Rianimata da questa prospettiva, mi accingo a partecipare alla festa di fine anno della scuola materna di Via Ancona: per la prima volta si dedice di espatriare nel territorio, varcando il cancello del giardino e occupando il Lungo Dora tra il ponte di Via Bologna e quello di Regio Parco.
La maratona prevede una "passeggiata" con tappe di abilità da superare, per bimbi e genitori insieme.
Ce la posso fare!


il puno di partenza degli Aquiloni sotto il nocciolo

la prova delle bolle di sapone

la prova dei nastri
le pettorine


pietro assediato

la prova del tiro alla fune

vittoria finale!!!!

venerdì 5 giugno 2015

London bridge


 London Bridge is falling down, My fair lady.


Io Elena e Fabiana abbiamo deciso di festeggiare i nostri 40 anni a Londra, prima che il ponte crolli definitivamente... poco importa che il ponte sia metafora della "nostra mezza età", della nostra amata Regina, di Londra tutta o solo di sè stesso... l'importantè è aver deciso, organizzato e soprattutto vissuto 4 mitiche giornate londinesi.
Keywords: cibo, vento, Burberry, birra, piume.


The first day
decidiamo di partire da Nizza con un signorile volo British Airways (l'epoca di Ryan air è ormai lontana) e ci strafoghiamo dall'areoporto a casa di Fabio, con ottimo vino inglese (ebbene si!) e gulash malese (!!!!). I gatti dopo cena risultano un po' statici ma ancora vivi e quindi, quella nel pentolone, è vera carne di bovino. Casa elegante e minimalista, ma di calda accoglienza con te speziati, lenzuola morbide e lato burino dietro l'angolo pronto a saltar fuori alla prima occasione.

The Second day
Turismo a palla con BigBus (piano alto esterno nonostante il freddo porco) e cruise sul fiume con patatine e bicchierone infinito di caffè. Pranzo a Fish&Chips cosparso di vinegrette. A saperlo, si poteva mangiare fuori al Borough Market, ma il meteo di Londra è imprevedibile. Botta di cultura alla Tate nella sala dedicata a Rebecca Horn e alle sue fantasie piumate (apprezzabile la panca davanti al video) e nella sala dedicata alle finestre astratte di Rothko (apprezzabile la panca davanti alle opere). Fabiana non ha fatto suonare la protezione dei quadri. Salto di stile alla sera con cena al Circolo degli artisti di Chelsea.

The Third day
Shopping a palla con visita ai santuari di Harrod's, dal ritratto di Diana alle borse Chanel, dal veliero in cristallo ai servizi in ceramica. I nostri potenti mezzi finanziari ci permettono di acquistare un portatessere brandizzato e un paio di libri per bambini. Fabiana non ha rotto niente. Ci consoliamo con i ravioli al vapore di Chinatown. Decisamente più alla nostra portata lo shopping di Brickline: oggestica, vintage, bigiotteria... sfoderiamo la carta di credito e cominciamo a fare sul serio con gli acquisti. Alle 19 in punto ci presentiamo all'evento della giornata: la cena al 40esimo piano al Duck&Waffle; rischiamo di non entrare a causa delle Hogan della Ela, ma una volta in cima ci rilassiamo davanti a una ottima bottiglia di vino spagnolo da 37 sterline (!??!) e a un panorama mozzafiato: la pioggia è finita, sta scendendo il tramonto, e guardiamo sotto di noi la grattuggia e il siluro. 

The Fourth day
Ci imponiamo di cominciare con un museo, per darci un tono culturale: visita alla National Gallery con estasi di fronte a Van Eyck, Leonardo e VanGogh. Uno sciopero del personale di impedisce di vedere Caravaggio e noi cogliamo la palla al balzo per infilarci in un pub per un hamburgher come si deve. Visita da Liberty a cercare gomitoli e poi in giro per altri acquisti a Oxford Street, seguite dalla mia amica Manu, che rivedo con piacere dopo 3 anni! Alla sera aperitivo casalingo ospitate da Fiammetta, la nostra nuova fantastica migliore amica che lavora da Burberry e che ci ha messo a disposzione il suo armadio a prezzi modici, tra scarpe, borse, cinture, vestiti e sciarpe. Fabiana non ha sporcato niente.  

The last day
Dopo un rapido giro al V&A Museum, le nostre esigue risorse ci suggeriscono un pranzo light e l'acquisto degli ultimi souvenir dai pakistani. Anche il taxi per Victoria ce lo paga Fabio... Aspettiamo il tramezzino della British Airways pur di mangiare qualcosa. Torniamo a casa con le valige pressate, senza soldi, stanche ma felici. Fabiana non è stata costretta a pesare la valigia. 

REMEMBER
per la prossima volta a Londra dobbiamo ricordarci di:
- prenotare con due mesi di anticipo il Duck&Waffle
- evitare di presentarci al Duck&Waffle con il k-way dei sette nani
- cambiare i soldi dai pakistani davanti a Harrod's
- avvertire Fabio che arriviamo anche con i bambini
- portare da mangiare ai gatti