L'11 settembre 2001 tre aerei colpiscono le torri gemelle di New York e la sede del Pentagono, dando inizio a quello che molti commentatori hanno definito "un nuovo corso della storia".
Comincia il declino della superpotenza americana.
Sarà... ma dalle ceneri della tragedia risorge il primo presidente di colore che incassa un Nobel per la pace, porta avanti la riforma sanitaria e scongiura il crollo dell'economia. I fondamentalisti nel frattempo non hanno conquistato il mondo; alcune frange di islam di ribellano nel maghreb chiedendo la fine dei rispettivi regimi. Chi vince è la Cina, vera superpotenza capace di conquistare terre africane, economie europee e materie prime americane. Chi perde è senza dubbio l'Italia, persa dietro ad un nuovo ventennio di malcelato regime dove non si insegue più un ideale ma un personale tornaconto.
Quel pomeriggio di 10 anni fa io e Davide eravamo nascosti al Parco della Mandria mentre invece risultavamo presenti in ufficio; un amico ci mandava sms sull'accaduto, che noiabbiamo preso uno scherzo. Al ritorno dalla nostra fuga d'amore, mi ritrovo a dover giustificare la mia ignoranza ad un gruppo di amici e al mio ex-fidanzato, inventando una riunione di staff urgente durante la quale nessuno di noi si era potuto mettere in contatto con il mondo esterno... una specie di concilio vaticano per l'elezione del Papa da cui si esce solo dopo la fumata bianca. Ma dimmi te se non ti puoi nemmeno imboscare al parco che i terroristi colpiscono negli USA!
Dieci anni dopo io e Davide siamo ancora qui ad ascoltare gli speciali alla radio sull'11 settembre, mentre scopriamo che Mia a 4 anni ha imparato a scrivere (le detto le lettere e lei le scrive correttamente sui cartoncini di auguri che stiamo preparando per i compleanni degli amichetti) e che Lea a 1 anno mangia da sola (pappetta di riso e merluzzo prima di ingozzarsi di torta alla festa).
Un anniversario che fa riflettere, in molti sensi.
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