sabato 15 gennaio 2022

Il 2021 raccontato alle mie figlie

Mi mancano i miei cappotti…

di tutte le cose ancora nel magazzino del traslocatore, quello che mi manca di più in questo inverno straordinariamente caldo e senza neve sono i miei cappotti di mezza stagione.

Pensando di traslocare nella nuova casa a dicembre, prima di Natale, ho preso per noi un unico piumino invernale a testa, sicura di trovare il resto negli scatoloni da aprire prima di Capodanno. Mai fidarsi dell'impresario e dei contrattempi… Ma un po' me lo sentivo. Questo Natale nella casa di mezzo stava arrivando come un appuntamento ovvio, naturale. Quasi voluto. Si perché nella casa di mezzo ci stiamo proprio bene, e vuoi non farci Natale? Ormai a festeggiare la vigilia siamo solo più in 8, e giusto 8 sedie abbiamo a disposizione.

La casa di mezzo è il nostro bilocale nel social housing di Porta Palazzo, che abbiamo affittato per gestire la transizione dalla casa vecchia a quella nuova. Da un po' di tempo eravamo in cerca di una sistemazione, un po' per necessità e un po' per dare sfogo alla nostra smania di cambiamento. Se non ora quando… dopo diverse disavventure immobiliari, individuiamo l'appartamento giusto, anche se è da ristrutturare, ma ormai abbiamo capito che è l'unica possibilità perché quelli nuovi costano troppo, quelli che costano meno sono lontani dal centro, quelli con il palazzo bello sono brutti dentro e viceversa, se vuoi la vista tieni anche l'ascensore piccolo, se vuoi il salone doppio non hai la vasca idromassaggio. Individuato, acquistato e progettato il nuovo appartamento, non ci è rimasto altro da fare che lasciarci coccolare dalla nuova vita nel nuovo quartiere: la confusione e i colori del mercato di giorno, il silenzio e le luci della sera, la comodità di uscire sempre a piedi per il lavoro e per il cinema, gli spazi comuni della casa, il terrazzo enorme in cui stendo solo io, la tessera per aprire la porta. Tutto bello, tranne i miei cappotti… eppure non c'è nulla che mi abbia dato più soddisfazione in questo trasloco come la necessità di fare una scelta tra abiti e oggetti necessari, arrivando alla consapevolezza che poche cose ma buone fanno la felicità e rendono efficiente la giornata. 


Il problema delle tazze, altro elemento che da un senso alla mia routine, l' ho brillantemente risolto regalandomi per Natale una fantastica tazza di Tiger rossa con i cristalli di neve, che potrò usare ancora almeno fino a febbraio prossimo. Ed eccoci quindi ai regali di Natale, che raccontano molto della nostra situazione: per Mia un nuovo telefono e per Lea una SIM per usare il vecchio cellulare della sorella. Non si può cominciare il liceo senza un nuovo cellulare e non si può cominciare la prima media senza un cellulare.


E qui arriviamo alla vera svolta dell'anno, altro che casa… Mia ha cominciato il liceo scientifico, dopo essere stata a lungo convinta del classico. E poi si è fatta convincere da quella fessa di Norma, e noi con lei, da questa scuola che sembra un college americano, con gli armadietti, le materie in lingua, l'educatrice, il curriculum opzionale, la mensa buona, il cineforum e il poke proprio dall'altra parte della strada. Scelta facile? Di sicuro un mondo a parte, esigente e professionale, dove esistono però i rapporti umani decenti e le attività quelle belle. L'alternativa era chiudersi in casa dalle due alle otto per fare la versione di greco. Vedremo con il tempo cosa entra e cosa esce dalle finestre della scuola in centro, ma intanto tornare tutti i giorni a casa a piedi tra le luci d'artista del quadrilatero romano ha già i suoi pregi. 

Lea invece alle prese con la prima media…. Che ridere! Eppure è più pronta di quanto pensassimo: i suoi schemi, il suo diario, i suoi libri, le videochat con le amiche, le attività dopo scuola, i pranzi con gli ex compagni, la costanza militaresca con cui si prepara al mattino. Una scuola media che non ha molti lati positivi se non quello di essere nella sezione F… la sezione inesistente, che non è né la A né la B, con professori improvvisati e compagni meravigliosi. Non la porteranno ad amare nessuna materia, così impegnati ognuno a insegnare arte egizia insieme alle invasioni barbariche e alle proprietà del legno in torsione, ma imparerà a cavarsela da sola e forse a scegliere cosa vorrà fare da grande. Sara la sua amichetta è finita in un'altra sezione, ma si vedono sempre. Abbiamo anche fatto un viaggio insieme in Puglia quest'estate, perché non ci siamo fatti mancare tre settimane di vacanza tra un atto di vendita e un trasloco. 


Dal punto di vista sanitario, siamo sempre in mezzo al Covid, tra una nuova ondata di contagi, Smart working, vaccini inutili e mascherine fashion. Ma non è certo il Covid che ricorderei di questo 2021, che ci infastidire un pochino ma non ha cambiato le nostre abitudini di vita. Sono anche diventata si vax pur di tornare a sedermi in un cinema. 

Quello che piuttosto ricorderò del 2021 sarà il mio papà, che dopo tante avventure di ha lasciato a novembre. Gli ultimi sono stati mesi strani, sospesi nello spazio neutro dell'hospice dove ha imparato a mangiare di nuovo, a muovere le gambe, a sognare e a parlare con me. Questo tempo fuori dalla routine gli ha dato l'occasione di annoiarsi come mai e di capire che doveva mettere ordine nella sua testa prima di andarsene. E ha messo a posto proprio tutto, riuscendo anche a salutarci proprio nell'unico momento in cui io e mia sorella eravamo insieme nella stessa stanza con lui. E ora non c'è più nessuno sopra di noi: non ci sono nonni, non ci sono genitori, giusto un paio di zie a ricordarci chi siamo e fratelli e sorelle vicini e lontani a cui mandare gli auguri di Natale. E tanti amici, che diventano sempre di più la nostra famiglia allargata, anche se ogni tanto abbiamo bisogno dei nostri momenti per stare da soli solo noi 4. Forse ci rilassiamo troppo davanti a Netflix, litighiamo per chi deve pulire il bagno o per i troppi momenti sprecati davanti al telefono. Ma alla fine, quali sono veramente i nostri problemi? Gli infissi che arriveranno due settimane in ritardo, la nota della prof perché abbiamo dimenticato la temperatura sul diario, il governo che ha di nuovo cambiato la normativa per la cessione del credito, la macchina che forse e' da cambiare. Nessuna guerra civile in vista, nonostante la pandemia, nessun divorzio, nessun problema economico, nessun problema di salute, niente di niente. Quel medio benessere che ammazza gli ideali e crea una meravigliosa sensazione di appagamento. Sento che riusciremo ad affrontare un nuovo anno altrettanto gravoso.

Mi sono accorta ora che ho dimenticato il cane. Baldo ci ha lasciato a luglio dopo 17 anni di assidua presenza. Forse la dimenticanza è voluta. 


Una volta parlavo anche di politica. Ora ho fatto l'abbonamento a Internazionale e credo che basti e avanzi. Quando comincerò a comprare in edicola "Le leggende nordiche" a puntate, sarà l'inizio della fine. 


martedì 29 maggio 2018

Il Paradiso dei cuori

Si chiama così - il Paradiso dei Cuori - la spiaggia scelta come location per la festa definitiva delle scuole elementari, classe VB. Uno piccolo Paradiso nel parco del Meisino per ritrovarci con tutte le famiglie, condividere un lauto buffet e assistere al saggio di canto! 
Ottima giornata, ottimo meteo, ottimo cibo, ottima compagnia, ottime maestre, ottima classe!
Un ringraziamento speciale al signor Mario che tutti i giorni tiene la spiaggia pulita.










Piccole violiniste crescono








sabato 18 novembre 2017

Compleanno d'artista!

Per i 10 anni di Mia abbiamo prenotato un giro sul bus turistico per fare il percorso delle Luci d'artista, primo appuntamento della stagione che parte proprio a inizio a novembre per continuare per tutto il periodo di Natale. 
Programma:
h 16, merenda da Ingrosso Minuto con cheese cake o altri dolci a scelta
Video compleanno Mia
h 17,30 giro turistico con partenza da Piazza Castello.







Sette anni in Tibet

I 7 anni di LEA festeggiati sul ponte tibetano!


Giornata al Parco Avventura 3 Querce di Pino Torinese, con pic nic e percorso sugli alberi per tutti i 6enni, con fratelli e sorelle maggiori e alcuni adulti di supporto. 




E per festeggiare nel giorno del compleanno, buchi alle orecchie insieme a mamma e all'amichetta Sara.

lunedì 6 novembre 2017

Noi, la famiglia dello Zoo di Berlino


Abbiamo risolto con una settimana a Berlino la nostra astinenza forzata di vacanza, a causa dei lavori di ristrutturazione casa.... Ma la capitale tedesca ci ha dato un sacco di impreviste soddisfazioni.

Ecco la nostra Top Five:

1) le testimonianze del muro: la East Side Gallery, ma più ancora Bernauer Strasse con la torre di vedetta ancora in piedi, il tunnel sotterraneo, il vicino Mauer Park con il mercatino delle pulci della domenica


2) il Parco di Sansouci, con le vigne terrazzate, i palazzi disseminati nel parco, le stanze intime e quelle di rappresentanza, i chioschi che non ti aspetti


3) la cupola del Parlamento: il migliore panorama di Berlino, visitabile gratuitamente con una ottima audioguida in italiano, dove si respira un po' di grandeur tedesca. Opera architettonica da paura, con la cupola di vetro di Norman Foster all'interno dell'austero edificio storico


4) lo spazio di fianco alla porta di Brandeburgo, con l'installazione a ricordo delle vittime dell'olocausto; e lo spazio intorno alla porta, che ancora non si riesce a immaginare con il muro che la divide dal parlamento, separando i poteri e limitando lo sguardo


5) il nostro quartiere: Zoologicher Garten, la fermata della metropolitana a Wittenberg Platz. Un giro allo Zoo, un po' di shopping al KaDeWe, un po' di relax al Monky's bar e un po' di arte alla galleria Camera Work (grazie ai consigli di Walter)

 


mercoledì 25 ottobre 2017

Lea. Sala prove.

Dopo la sala parto, la sala prove.
Le urla sono simili, ma questa volta è Lea che si cimenta con il suo nuovo passatempo: la composizione musicale!
Colpa anche di papà Davide, che per tentare di passare indenne la crisi dei 40, ha rispolverato la sua chitarra da adolescente, lasciandola libera per casa e facile preda di chi passa da lì per caso e sente una irrefrenabile voglia di mettersi a suonare...


Lea. Canzone punk

Lea. Canzone rock

Lea. Canzone triste